Il mestiere del Trainer in Italia – Il coraggio di mettersi in gioco
Nuovi canali di comunicazione per il successo
Qualche mese fa leggevo su un quotidiano nazionale un articolo che raccontava la storia di un giovane laureato in Scienze Motorie che, dopo la sua personale esperienza e a quanto pare non proprio soddisfacente, a un certo punto, prende tutto e si trasferisce in Australia per inseguire le sue aspirazioni professionali.
Giovane, laureato, volenteroso, avvilito. Un’altra storia, un’altra partenza alla ricerca della realizzazione personale oltre confine
Così iniziava l’articolo, per poi descrivere l’odissea nel mare del lavoro che ha dovuto affrontare il giovane professionista e tantissimi altri giovani carini e disoccupati, tanto per citare un famoso film.
Altrettanto d’effetto è la chiusura dell’articolo:
In Italia non ho più mandato un Curriculum. Da noi manca persino un albo per tutelare la nostra professione.
Questa è sicuramente una testimonianza che riflette in parte la realtà attuale dell’occupazione, o meglio, della disoccupazione giovanile nel nostro paese. Tantissima è la domanda e poca è l’offerta, in particolare per alcuni settori, come ad esempio il mondo dello Sport, del Fitness & Wellness.
Ma l’errore sarebbe cadere nella trappola del “vecchio” concetto della parola “lavoro” o, se vogliamo, della parola “occupazione”. Se facciamo la prova di “googlare” digitando “sport”, “fitness”, “wellness” e chi più ne ha più ne metta, ci si aprirà un mondo su tutto quello che gira attorno a questi argomenti. I numeri sono impressionanti: migliaia, decine di migliaia, uomini e donne che operano in strutture, palestre, società sportive o in completa autonomia.
Il rapporto ufficiale del CONI pubblicato nel 2014, ha censito 4.300.000 atleti tesserati dalle Federazioni sportive riconosciute , e ben oltre i 5.500.000 sono gli appassionati del Fitness secondo uno studio del Bnl-Aicep di Milano condotto nel 2013, con un fatturato di 10 miliardi di euro.
Il coraggio di mettersi in gioco
Le nuove forme di comunicazione e di strategia marketing sono diventate lo strumento principale per auto-promuoversi e promuovere ogni tipo di attività. Il web con i social network, permettono, spesso a costo zero, di raggiungere direttamente i potenziali clienti, evitando gli ostacoli del “mercato” tradizionale ed offrendo una possibilità enorme di visibilità.
Essere un libero professionista è una sfida. Competenze, interesse, flessibilità, lungimiranza, capacità di programmare, proporre e attuare propri servizi, sono gli strumenti per raggiungere il successo.
Concludendo, è necessario navigare altri mari ed è stimolante seguire nuovi orizzonti; ovviamente è fondamentale avere il coraggio di mettersi in gioco!
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